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COME SCEGLIERE LE SCARPETTE DA ARRAMPICATA

  • Quali fattori considerare nella scelta di una scarpetta

    • Morfologia del piede
    • Tecnologie: La Sportiva, Scarpa
    • Tipo di scalata
  • Come scegliere la scarpetta giusta per il vostro piede
    • Tipologie di suola
    • Simmetria e aggressività
    • Che numero di scarpetta scegliere
    • Tomaia e allacciatura
    • Scarpetta da uomo o da donna: cosa cambia
    • Scarpette per i bambini, consigli

QUALI FATTORI CONSIDERARE NELLA SCELTA DI UNA SCARPETTA

Quando si prova una scarpetta d'arrampicata è utile tenere conto di alcune variabili, che influenzano in modo significativo la scelta finale:

MORFOLOGIA DEL PIEDE

Il primo aspetto da prendere in considerazione è sicuramente la forma del piede.
Esistono tre principali tipologie di piede:

  • pianta stretta: piedi in cui l'arco plantare è poco accentuato e in cui le dita presentano una lunghezza molto decrescente dall'alluce al quinto dito. Presentano una tipica forma affusolata.
  • pianta media: né troppo stretta, né troppo larga.
  • pianta larga: piedi in cui l'arco plantare è molto accentuato e in cui le dita presentano una lunghezza poco decrescente dall'alluce al quinto dito.

Una seconda divisione può essere fatta sulla base della lunghezza delle dita:

  • piede egizio: le dita hanno una lunghezza decrescente continua dall'alluce al quinto dito.
  • piede greco: il secondo dito è più lungo dell'alluce e la lunghezza delle dita successive decresce in modo continuo fino al quinto dito.
  • piede romano: le dita successive al dito alluce hanno una lunghezza decrescente, ma maggiore rispetto alle dita del piede Egizio, inoltre il secondo e il terzo dito possono avere la stessa lunghezza.

In linea generale un piede di tipo Egizio o a pianta stretta calzerà meglio scarpette simmetriche, mentre un piede Romano, Greco o a pianta larga troverà confortevoli scarpette leggermente o mediamente asimmetriche.

Comparazione Volumi Forme

TECNOLOGIE LA SPORTIVA

No-Edge

Il brevetto no-edge è stato sviluppato da La Sportiva per garantire ad ogni climber 3 caratteristiche fondamentali in una scarpetta “race”:

  • sensibilità
  • spinta omogenea
  • adattabilità

P3

Il sistema di bordatura P3 Permanent Power Platform è parte attiva nel funzionamento della scarpetta, lavorando in sinergia insieme al plantare. Questa tecnologia distribibuisce e mantiene la tensione nella calzatura per un periodo prolungato di utilizzo.

S-Heel

Questo tipo di tecnologia è nata per impedire al tallone di torcesi verso l'interno al momento del tallonaggio.
Nella parte interna del tallone è montata una gomma incomprimibile a doppia densità, dove lo strato inferiore è molto rigido ed impedisce la compressione e la torsione della calzatura. Questo garantisce maggiore precisione e stabilità.

TECNOLOGIE SCARPA

Per garantire forme e rigidità diverse nei vari modelli di scarpette, SCARPA ha progettato varie tipologie di tensionamento.

Visita la pagina dedicata del blog

TIPO DI SCALATA

La scelta della scarpetta è strettamente legata al tipo di scalata da affrontare.
Pertanto può variare a seconda che la parete sia naturale o artificiale, verticale o più o meno inclinata.

  • utilizzo indoor
    Le scarpette da palestra sono caratterizzate da mescole più morbide come Xs Grip o Xs Grip2 e solitamente sono dotate di mezza suola per garantire una maggiore flessibilità e sensibilità sugli appoggi.
  • utilizzo outdoor
    Le scarpette da falesia invece sono dotate di mescole più rigide come la mescola C4 stealth o Xs Edge per garantire una maggiore durata nel tempo e un maggiore supporto
  • utilizzo misto
    Esistono sempre più modelli di scarpette adatte per un utilizzo ad ampio spettro. Alcuni esempi, per citare le più famose, potrebbero essere le OTAKI, le KATAKI o le VAPOR e anche modelli più morbidi come le SKWAMA o le INSTINCT.
    Questa soluzione permette di usare un unico modello di scarpetta un po' per tutto, senza dover avere con sé più calzature.
  • pareti verticali / vie lunghe
    Per affrontare questo genere di scalata si va alla ricerca di una scarpetta rigida o semi-rigida in grado di garantire il giusto supporto al climber per un utilizzo prolungato.
  • pareti strapiombanti
    In questo caso le caratteristiche da ricercare saranno invece sensibilità e morbidezza.
    Le scarpette per le pareti oltre il verticale non deve tanto sostenere il peso del climber, quanto permettergli di fare ottimi tallonaggi e agganci di punta. Devono inoltre avere una buona sensibilità e adattabilità per non far scappare i piedi dagli appoggi.
    Le scarpette asimmetriche ad esempio aiutano a tenere i piedi incollati alla roccia anche quando il carico sugli appoggi inizia a diminuire.

COME SCEGLIERE LA SCARPETTA GIUSTA PER IL VOSTRO PIEDE

Tipologie di suola

La suola conferisce sensibilità e rigidità alla scarpetta.
Di base più la suola sarà estesa sulla pianta della scarpa, più la scarpetta sarà rigida e riuscirà a conferire supporto, creando un valore aggiunto sulle pareti verticali e sulle vie lunghe.
Una scarpetta con meno suola avrà invece una sensibilità superiore, ovvero una maggiore adattabilità agli appoggi (ideale per i boulderisti e i grandi strapiombi).
Le suole hanno materiali e spessori differenti.
Le mescole morbide sono più performanti ma meno durevoli mentre le mescole rigide sono più longeve, talvolta più precise ma meno adattabili alle forme degli appoggi.

Simmetria e aggressività

La simmetria indica quanto sia accentuata la curvatura della tomaia verso l’interno del piede, mentre l’aggressività indica quanto sia pronunciata la curvatura della punta della scarpa verso il basso.
Scarpette simmetriche e poco aggressive, generalmente più confortevoli, sono più adatte ai principianti e a un utilizzo frequente in falesia, indoor o su vie multipitch.
Scarpette asimmetriche e aggressive sono particolarmente indicate per arrampicatori più esperti, che cercano la performance o semplicemente maggior precisione e sensibilità in specialità come il boulder o la lead.

Che numero di scarpetta scegliere

Per quanto riguarda questo argomento decisamente spinoso, l'indicazione di massima da adottare è quella di recarsi in un negozio fisico e provare le calzature, poiché ogni piede è diverso e il consiglio di un venditore esperto può aiutarvi ed indirizzarvi verso la scarpetta più adatta a voi.
È bene sottolineare che la scarpetta d'arrampicata dovrebbe essere fasciante, avvolgendo perfettamente il piede e non lasciando vuoti all'interno della calzatura.
Le dita devono toccarsi tra loro e toccare la tomaia, senza accavallarsi, leggermente piegate a formare un arco che facilita il sostegno del peso corporeo una volta in parete. Anche su tallone e arco plantare non ci devono essere spazi liberi.
Ciò detto, sicuramente un consiglio molto utile è quello di scegliere la scarpetta che sopportate meglio. Per i principianti si consiglia una scarpetta che vi permetta di concentrarvi sull'arrampicata e non sul dolore ai piedi.
Per La Sportiva si consiglia di scendere di 1 numero, mentre su altri marchi come SCARPA, Ocun e Unparallel può bastare prendere il proprio numero.
Per i climber più esperti invece è possibile scendere anche di 3 numeri o più, a seconda del tipo di modello e di marchio.

Tomaia e allacciatura

La parte superiore della scarpetta è detta tomaia e viene solitamente fabbricata in pelle o in materiale sintetico.
La pelle garantisce maggiore traspirazione e tende a cedere nel tempo adattandosi al piede, mentre i materiali sintetici tendono a mantenere la forma anche dopo molti utilizzi.
È fondamentale conoscere il materiale di cui è composta la tomaia per scegliere la taglia della propria scarpetta.

Per quanto riguarda l’allacciatura, distinguiamo tre tipologie:

  • Lacci: garantiscono una regolazione perfetta ma rendono più laborioso indossare e togliere le scarpette.
  • Velcro: sufficientemente preciso e con maggiore velocità di calzata rispetto all’allacciatura (infatti la maggior parte delle scarpette in commercio utilizza proprio chiusure velcro)
  • Ballerine: si infilano e sfilano come le scarpe per la danza classica.

Scarpetta da uomo o da donna: cosa cambia?

Le scarpette da donna presentano generalmente un tallone e una pianta più stretti rispetto al corrispettivo modello da uomo.
Le suole talvota sono più sottili nei modelli da donna per non risultare eccessivamente rigide in proporzione al peso.
Alcuni uomini con il piede particolarmente magro si trovano meglio con i modelli da donna, e viceversa. Per questo, prima di scegliere la scarpetta, è fondamentale essere a conoscenza della morfologia del proprio piede e della vestibilità dei vari modelli a seconda della marca e della taglia.

Scarpette per i bambini, consigli

Per i bambini molto piccoli (fino al 34 di piede) esistono scarpette dedicate che risultano molto più morbide e comode, perfette per far provare in totale serenità l'arrampicata ai più piccoli.
Nel caso di bambini più grandi, con esigenze agonistiche o pre-agonistiche, occorre considerare che il piede del bambino è in continua crescita. Pertanto non è necessario scendere troppo di numero, per evitare di ostacolare il naturale sviluppo del piede.
É preferibile comunque avere una calzatura da allenamento più comoda e una da gara più performante.

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